Bilanci e prospettive di ricerca sui movimenti in Emilia-Romagna tra gli anni Sessanta e Settanta
Seminario di studi
Venerdì 6 maggio 2016
Modena / Sala conferenze Giacomo Ulivi / via C. Menotti 137
ore 9.30 Prima sessione
Coordina Marica Tolomelli (Università di Bologna)
Presentazione del seminario
Alberto Molinari (Istituto storico di Modena/Laboratorio sui movimenti degli anni Settanta a Modena)
Presentazione del progetto dell’INSMLI per il cinquantesimo del ’68
Marica Tolomelli (Università di Bologna)
Comunicazioni: Mirco Carrattieri (Istituto storico, Reggio Emilia); Federico Morgagni (Istituto storico, Forlì); Paola Nava (LeNove studi e ricerche sociali); Elena Valdini (Istituto storico, Piacenza)
Dibattito
ore 14.30 Seconda sessione
Coordina Sandro Bellassai (Università di Bologna)
Comunicazioni: Fabrizio Billi (Archivio Marco Pezzi, Bologna); Marco Adorni e William Gambetta (Centro studi movimenti, Parma); Marco Minardi (Istituto storico Parma); Giuseppina Vitale e Matteo Montaguti (Laboratorio sui movimenti degli anni Settanta a Modena)
Dibattito
Nel dibattito storiografico sul “lungo ‘68” si insiste da tempo sull’importanza dello studio dei casi locali per arricchire il quadro interpretativo di un’esperienza multiforme, non riducibile esclusivamente alle dinamiche che caratterizzarono le grandi città italiane. In questa prospettiva l’Emilia Romagna rappresenta un interessante caso di studio. Le dialettiche politiche e i movimenti sociali assunsero qui una fisionomia peculiare, legata al contesto specifico, caratterizzato da una forte presenza e in molti casi dall’egemonia delle sinistre (in primo luogo del PCI) nel governo politico del territorio, nel tessuto sociale e culturale, nella componente più rilevante del sindacato; da un’incisiva azione riformatrice condotta dalle istituzioni locali; da un tessuto economico che in quegli anni si definiva nella sua originalità; da esperienze che costituirono un laboratorio di idee e di progettualità politica, con una risonanza nazionale. Partendo dalle ricerche già realizzate e da quelle in corso sulla “stagione dei movimenti” in Emilia Romagna, il seminario intende offrire elementi per una riflessione di carattere metodologico e interpretativo e spunti per sviluppare ulteriori ricerche, in una prospettiva di confronto a partire dalla specificità delle esperienze locali