Piacenza-Auschwitz/Birkenau: dall’applicazione delle leggi razziali alla Shoah
Luogo e data: Cracovia, KZ Auschwitz-Birkenau, lunedì 4 febbraio – venerdì 8 febbraio 2019
IIS “ALESSANDRO VOLTA” di CASTEL SAN GIOVANNI
Insegnante accompagnatore: Paola Biamini
Gli studenti hanno realizzato un diario di viaggio filmato: le sensazioni, i pensieri e le riflessioni del cammino dei ragazzi si alternano alle fotografie di ieri e di oggi scattate nel campo. Il video dà conto della vita quotidiana dei deportati, delle piccole e grandi atrocità che ancora oggi sono testimoniate all’interno delle baracche, nelle latrine, nella cella di morte con le finestre murate, in quello che resta delle camere a gas. Ma nel contempo, accanto alla riflessione su quello che è un cimitero atipico in cui i morti sono nel vento, c’è l’accoramento di chi, a distanza di molti decenni, cammina su queste orme della storia e ancora ne sente il dolore.
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO “GIAN DOMENICO ROMAGNOSI” di PIACENZA
Insegnante accompagnatore: Paola Cordani
Si affidano alle parole di Primo Levi gli studenti dell’istituto Romagnosi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” è la dichiarazione con cui parte il loro filmato che non dà conto solamente della visita ad Auschwitz-Birkenau, ma si sofferma anche sulle esperienze vissute a Cracovia, raccontando la storia della città e le sue bellezze artistiche e storiche. Due note interessanti: il sottofondo musicale che rappresenta un chiaro omaggio al repertorio klezmer e la scelta di ripercorrere il viaggio attraverso un diario sfogliato che conserva pensieri e fotografie.
LICEO STATALE “GIULIA MOLINO COLOMBINI” di PIACENZA
Insegnante accompagnatore: Marisa Cherchi
Con una riflessione antropologica sul significato di “identità”, gli studenti del liceo Colombini rileggono la loro esperienza di viaggio: lo fanno esaminando appunto l’identità dei deportati a cominciare dai deportati e dagli oppositori politici, per prendere poi in esame gli immigrati, gli asociali, i disabili, gli omosessuali, i testimoni di Geova e infine gli ebrei. L’obiettivo non è solo quello di raccontare quello che è stato, ma di metterlo a confronto con ciò che accade ancora oggi.
LICEO ARTISTICO STATALE “BRUNO CASSINARI” di PIACENZA
Insegnante accompagnatore: Chiara Baraldi
Gli studenti del liceo Cassinari hanno incentrato la loro riflessione in particolare sulla visita ad Auschwitz-Birkenau: le numerose immagini scattate all’interno del campo, davanti ai cumuli di vestiti e oggetti raccolti, alle fotografie schedate delle vittime, ai resti dei crematori e delle baracche, si accompagnano nel filmato a una serie di pensieri che i ragazzi hanno voluto raccogliere non solo sull’evento storico in sè, ma anche sugli effetti che la Shoah ha avuto nelle generazioni successive. La riflessione sulle speranze tradite, sulla disumanizzazione della vita nel lager, sulla responsabilità individuale e collettiva è l’eredità che questo Viaggio della memoria ha lasciato in questi studenti.
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ENRICO MATTEI” di FIORENZUOLA
Insegnante accompagnatore: Marina Montanari
Ripercorrendo le vicende della giovane Alexandra, deportata ad Auschwitz con la sua famiglia nell’ottobre del 1943, gli studenti del liceo Mattei hanno voluto impostare il loro filmato come un vero e proprio “tour” nella Cracovia ebraica: le strade del ghetto, la sinagoga, il pezzo di muro che rimane a testimonianza di ciò che separava gli ebrei dal resto della cittadinanza, la farmacia Pod Orlem e la piazza del ghetto con le sue sedie a ricordare simbolicamente la Shoah si alternano nelle immagini intervallate dal racconto delle studentesse che mescola il dramma di una famiglia e quello di un popolo.
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ENRICO MATTEI” di FIORENZUOLA
Partendo dai sei milioni di vittime della Shoah, nel secondo microfilmato realizzato dal liceo Mattei gli studenti hanno ripercorso i grandi eccidi mondiali della seconda metà del Novecento: ecco allora i tre milioni di cambogiani uccisi tra il 1975 e il 1979, le pulizie etniche da 250 mila morti nella guerra in Bosnia e le 10 mila vittime di quella nel Kosovo fra il 1992 e il 1999, l’oltre un milione di tutsi uccisi in Ruanda nel 1994 fino ai 100 mila yazidi uccisi dall’Isis fra il 2014 e il 2018.
LICEO “MELCHIORRE GIOIA” di PIACENZA
Insegnante accompagnatore: Roberta Marchelli
“L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa”: così inizia il video realizzato dagli studenti del liceo Gioia che si interrogano sul valore del fare memoria proprio in virtù della necessità di non voltare la faccia dall’altra parte. Facendosi ideali portavoce della lezione gramsciana, i ragazzi operano un collegamento temporale con l’indifferenza che accompagna gli sbarchi dei profughi e lanciano un messaggio di rinnovata consapevolezza.
LICEO “MELCHIORRE GIOIA” di PIACENZA
Non c’è solo la Shoah: nel Novecento l’umanità si è persa fra le purghe staliniste e il genocidio armeno, la Cambogia di Pol Pot e gli eccidi del Sud Sudan. Gli studenti del liceo Gioia, nel loro secondo filmato, ripercorrono alcune delle pagine più drammatiche della storia del Novecento per ricordare che la storia non permette “riparazioni”, ma esserne coscienti è già un passo avanti per diventare testimoni.
LICEO “LORENZO RESPIGHI” di PIACENZA
Insegnante accompagnatore: Nausicaa Elena Milani
Gli studenti hanno incentrato il filmato sulla disumanizzazione perpetrata ad Auschwitz-Birkenau: il video si apre con un focus sugli esperimenti eseguiti dal dottor Mengele e attraverso le immagini scattate ad Auschwitz, i ragazzi raccontano le vicende delle sorelle Bucci sopravvissute alla vita nel lager. Successivamente gli studenti prendono in esame le prime sperimentazioni dello Zyklon-B nelle uccisioni di massa e gli esperimenti ginecologici di Clauberg per condurre una riflessione più ampia sulla soluzione finale. Nella versione “big” sono presenti anche un’introduzione di Moni Ovadia e una testimonianza di un ex deportato.
–> Versione estesa del video
ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE “RAINERI MARCORA” di PIACENZA
Insegnante accompagnatore: Margherita Boselli
Gli studenti non si sono affidati a un filmato, ma hanno realizzato un lavoro polifunzionale: l’obiettivo è stato quello di dare conto della preparazione al Viaggio della memoria attraverso gli incontri proposti dall’Isrec e non solo. Infine un paio di testimonianze esperienziali del cammino dimostrano il senso di questi Viaggi, non solo come portavoce di memoria ma anche di umanità.
Rassegna stampa
Galleria fotografica
(credits: Elisabetta Paraboschi)